Incontrando persone sempre diverse e confrontandosi con loro grazie alla
disponibilità di alcune a parlare dei guai del mondo si capisce che sono
rarissimi i soggetti disposti a ragionare oltre la portata del proprio
sguardo.
Quasi nessun cittadino occidentale capì il giorno dopo la caduta del muro di
Berlino che sarebbe stato l'inizio della fine, oltre la menzogna raccontata
a chi viveva dentro la cortina di ferro che la libertà ritrovata valeva ben
di più di una vita fatta di rinunce, ma anche di qualche solidissima
certezza. In quel periodo sembrava che questa caduta potesse, chissà come,
risolvere tutti i problemi di povertà dell'Europa e tutti si lasciarono
trasportare dall'ottimismo.
Il risultato a distanza di oltre venticinque anni è sotto gli occhi di
chiunque: aumentano ogni giorno i dati sulla disoccupazione che significa
povertà e disagio, le economie globalizzate procurano danni incalcolabili al
rendimento dei Paesi più sviluppati, non circola più denaro e la speranza
nel futuro ha per molti ceduto il passo alla rassegnazione.
Questo stato di cose dovrebbe rappresentare per le giovani generazioni se
non una molla a migliorare se stessi e la propria esistenza quantomeno a
rendersi conto che l'attuale scelta obbligata di vivere contando su risorse
accantonate dalle generazioni precedenti è un autentico suicidio. Per tanto
cospicue possano essere le fortune di una famiglia il danno irreversibile è
la scomparsa dei valori su cui si fondano le società evolute, a cominciare
dal senso del dovere e la soddisfazione di poter affermare di "avere fatto
qualcosa" se non per sè almeno per i propri figli e non doversi piegare al
gioco dell'oligarchia che traccia i di destini del mondo.
Il nostro Paese è infestato di teste che hanno smesso di funzionare, facendo
il gioco di chi ha programmato tutto questo per poter disporre domani di
schiavi moderni, disposti a qualunque cosa  pur di portare a casa la pelle.
Se l'uomo avesse conservato intatto il desiderio e la curiosità di capire,
alzerebbe la testa per cercare di vedere oltre la linea dell'orizzonte.