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Categoria: Torino20
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Ero un ragazzo quando nel 1987 incominciai ad innamorarmi di questa bandiera. Una bandiera dai colori vivaci che riprendeva in tutto e per tutto il vessillo simbolo del mio Paese.

A Torino il Partito Liberale Italiano rappresentava un'autentica testimonianza della democrazia, coinvolgeva gran parte della migliore selezione di uomini illuminati nel loro campo, in ogni professione aveva un rappresentante che era riuscito a guadagnarsi con l'impegno nelle istituzioni la stima dell'opinione pubblica nonostante prestasse la propria esperienza e dedizione in un partito piccolo.

Penso a Nicoletta Casiraghi, mente fervida e infaticabile portata via da una malattia pochi anni fa, ad Attilio Bastianini per anni capo della segreteria politica del Partito, mente raffinatissima e dall'incredibile capacita' di analisi e a tanti altri uomini e donne che hanno avuto il coraggio delle loro idee, schierate con impegno indefesso contro il blocco politico DC-PCI che alla fine di quegli anni ancora forte manovrava i destini dell'Italia con equilibrismi culturali che troppo spesso mortificavano il lato piu' fondamentale della liberta', valore ancora considerato tra i piu' importanti.

Renato Altissimo era segretario nazionale del PLI ed era per noi un simbolo, un uomo forte e gentile, un Signore della politica che amava i giovani, che riusciva a motivare tenendoli insieme con una carica umana e una passione politica travolgente. Tanti giorni e notti a lavorare per lui nelle campagne elettorali di quegli anni che riuscivano ad accendere animi e pensieri quando ancora l'Italia era uno Stato consapevole della sua sovranita' e credeva nello scambio di opinioni e nella lotta politica come sale della democrazia.

Oggi Renato Altissimo non c'e' piu' e la Torino liberale lo piange perche' e' una perdita enorme, una voragine che sprofonda nell'horror vacui dei nostri giorni dove non esiste piu' la scuola della politica dei Partiti con i loro valori identitari e valoriali, perche' nessuno e' piu' riuscito a trasmettere agli italiani la regola che un Paese prospera solo se la base che lo governa e' composta da menti solide e coerenti, dedite all'interesse per il buon funzionamento della cosa pubblica.

Renato Altissimo era uno di noi, ultima coscienza degli Italiani liberi.

Ciao Renato, ti abbraccio con affetto. Non ti dimentichero' mai.

Andrea